COOPERATIVE ‘ANTIDOTO ALLA CRISI’: BUONI I DATI, MA NEL LAZIO CROLLA SETTORE EDILIZIO

 

‘Oltre la crisi: per una economia più cooperativa e collaborativa”
Mercoledì, 27 novembre 2013
ore 09.30
Via dei Frentani, 4 – Roma

Mercoledì 27 novembre 2013 alle ore 09.30, presso il Centro Congressi Frentani di Roma, durante l’assemblea annuale dei delegati, Legacoop Lazio presenta “Oltre la crisi: un’economia più cooperativa e collaborativa”, evento al quale parteciperanno anche Ignazio Marino, sindaco di Roma, Nicola Zingaretti, presidente Regione Lazio e Stefano Fassina, vice ministro delle Economie e delle Finanze. Il Presidente Legacoop Lazio lancerà una proposta per andare ‘oltre la crisi’, insieme alle intelligenze cooperative del Lazio. Quattro video racconteranno le storie di alcune “imprese recuperate”- piccole aziende italiane salvate dalla crisi dai dipendenti.

 

 

 

Roma, 26 novembre 2013- Nonostante la crisi, la cooperazione rimane un antidoto potente per combattere la disoccupazione. E i dati lo confermano. Dal 2007 al 2011, l’occupazione nelle cooperative è cresciuta di quasi l’8%, secondo i risultati del primo rapporto Censis (2012). Nel 2013, ben 56 nuove imprese con un volume di affari di circa 55 milioni di euro hanno aderito a Legacoop Lazio. Quest’anno, le cooperative che si sono avvalse degli ammortizzatori sociali sono scese a 29: un rientro che non è stato il frutto di licenziamenti ma è dipeso dalla capacità di mettere in campo buone pratiche. E in alcuni casi, gli stessi soci lavoratori si sono riorganizzati autonomamente, riducendo i compensi pur di mantenere i livelli occupazionali.

“Per salvare e incrementare il lavoro, le cooperative hanno compresso la redditività e sacrificato gli utili. Anche le nostre imprese, si trovano sfibrate e indebolite da 5 anni consecutivi di contrazione dell’economia e, nonostante gli sforzi continui di riposizionamento, vedono rallentare l’incremento di occupazione- chiarisce il presidente della Legacoop Lazio, Stefano Venditti-. Crediamo però che per andare oltre la crisi si debba lavorare per una economia più cooperativa e collaborativa che abbia l’assillo del lavoro e della crescita sostenibile”. Si tratta di un modello che può funzionare: mercoledì, Legacoop Lazio presenterà quattro casi vincenti di “imprese recuperate”- aziende che hanno saputo superare le difficoltà grazie all’intervento dei loro dipendenti.

Il crollo degli investimenti e il problema dei ritardati pagamenti nel Lazio- nonostante lo sforzo della Giunta Zingaretti volto a pagare i debiti pregressi della Regione nei confronti delle imprese e degli enti locali- riducono la capacità competitiva delle imprese laziali. In particolare, colpiscono le cooperative ad alta intensità di lavoro (operanti nel comparto dei servizi e delle opere pubbliche) e quelle che lavorano prevalentemente per gli enti pubblici (cooperative sociali).
Venditti denuncia: “Le poche risorse pubbliche disponibili vengono assegnate secondo criteri di mero risparmio. Ciò favorisce fenomeni come la competizione al ribasso nelle gare di appalto, che se da un lato non garantisce servizi di qualità, dall’altra penalizza le imprese serie, qualificate professionalmente e che applicano i contratti di lavoro nazionali. Sono inaccettabili e intollerabili ribassi di gara del 55-60%”. E conclude: “Siamo convinti che per andare oltre la crisi si debba tornare a tre antiche idee: 1, il lavoro come fonte della ricchezza del Paese e dell’identità delle persone e non come una merce; 2. L’impresa come istituzione economica e sociale e non come pedina di scacchieri finanziari o politici; 3. Pubbliche amministrazioni intese come servizio per le comunità e non come grumi di burocrazia costosa e arrogante”.